Martedì 14 Dicembre alle 20.30 al Nuovo Cinema Aquila
INCONTRO CON FABIOMASSIMO LOZZI PER
CORPI LIBERI
Saranno presenti anche i produttori Giampietro Preziosa, Marco S. Puccioni e Marco Aquilanti, oltre ad alcuni esponenti di Prisma, protagonisti del fim. Il documentario sul collettivo studentesco LGBTQIA+ della Sapienza è presentato nell’ambito di I-MAGO URBIS, iniziativa realizzata dalla Cinema Mundi Cooperativa ONLUS con il contributo di REGIONE LAZIO.
17 Maggio 2018. Un avvenimento storico.
Con la benedizione di due favolose drag queen – le Karma B – e il simbolico lancio di una scarpa che echeggia il gesto che diede inizio alla rivolta di Stonewall, ovvero l’inizio del movimento di liberazione e rivendicazione dei diritti delle persone LGBTQI+, un corteo multicolore e multiforme serpeggia festosamente nei viali della più grande università del mondo nuovo per tutti gli studenti e tutti gli abitanti del mondo. All’università La Sapienza di Roma nel maggio scorso si è svolto per la prima volta in Italia un Pride universitario. L’iniziativa è partita dell’associazione studentesca Link Sapienza con il neonato Prisma, il primo collettivo LGBTQI+ interno a La Sapienza. Sono tutti ragazzi fra i 19 e i 26 anni che vengono da percorsi e esperienze diverse, ma hanno le idee molto chiare e non si accontentano più dei contentini elargiti dalla società italiana contemporanea alle richieste avanzate dalle storiche associazioni LGBTQI+ italiane. I ragazzi di Prisma vogliono cambiare il mondo: vogliono tutto e lo vogliono subito.
“Aprite le gabbie!” recitava uno slogan molto popolare alla fine degli anni ’60. Lo stesso slogan potrebbe andare bene come striscione per un corteo organizzato da Prisma. Più probabilmente reciterebbe più o meno così: “Aprite i corpi!”. Perché è anche attraverso la liberazione dei nostri corpi dalle convenzioni, dai pregiudizi, dalle religioni, dalla morale e dal controllo esercitato dal potere, dalla società e dalla cultura contemporanea che si può sviluppare un essere umano più auto-consapevole e in armonia con sé stesso.” E’ lo stesso regista Fabiomassimo Lozzi a raccontarci la genesi del suo ultimo lavoro.
“Sono venuto a conoscenza dell’attività di Prisma per puro caso, poche settimane prima che avesse luogo il primo Pride studentesco all’Università di Roma La Sapienza. Se mi avessero detto, anche pochi giorni prima, l’effetto che avrebbe avuto su di me sapere che nell’università in cui ho vissuto, più di trenta anni fa e per più di cinque anni, esisteva oggi un collettivo LGBTQI+ che stava organizzando il primo pride universitario italiano, non ci avrei creduto. E invece sono stato profondamente commosso dall’entusiasmo, dall’impegno, dalla militanza e dall’idealismo di quest* ragazz*, che mi hanno conquistato a tal punto da offrire loro il mio contributo andando a girare del materiale audiovisivo, come documentazione di un momento secondo me storico, in puro spirito di solidarietà. Vedendo il loro caleidoscopico, chiassoso, contagioso corteo sfilare tra i silenziosi e austeri viali della “mia” università, ho rivisto me stesso alla loro età, ventenne omosessuale spaventato dal dover affrontare un mondo che non contemplava la mia esistenza; ho pensato a come sarebbe stato diverso il mio percorso, la mia vita, se ci fosse stato qualcosa di simile a sostenermi, a farmi sentire accolto e incoraggiato, orgoglioso di quello che ero e sono. Il mio percorso di consapevolezza è stato molto più lento, faticoso e doloroso proprio perché loro non c’erano quando io ero uno studente. La gioia che ho provato nel vedere tanti giovani gay, lesbiche, trans, bisex affermare apertamente le loro identità e le loro diversità era incontenibile. Ascoltando le loro parole, mi hanno definitivamente conquistato la perspicacia e la lucidità delle loro rivendicazioni, la passione che mettono in ogni affermazione delle loro vite e dei loro corpi.”