Lunedì 18 marzo alle 21.00 presso il Nuovo Cinema Aquila alla presenza del portavoce di Amnesty International Riccardo Noury e con la partecipazione dell’attore Paolo Sassanelli
Un viaggio di 35 minuti attraverso i Balcani, partendo da Atene, in Grecia e proseguendo per il Montenegro, l’Albania, la Bosnia e la Croazia. Una rotta ormai conosciuta da molti migranti per raggiungere l’Europa evitando il Mediterraneo. È quello che ci racconta il reportage di Massimo Veneziani “Inshallah Europa” che verrà presentato a Roma per la prima volta il 18 marzo presso il Nuovo Cinema Aquila alle ore 21.00.
L’evento si terrà alla presenza di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, che modererà l’evento e illustrerà il recente rapporto sui respingimenti collettivi e sulle espulsioni lungo la rotta balcanica, che coinvolge anche l’Italia. L’attore Paolo Sassanelli leggerà un testo riadattato, tratto dalle testimonianze di migranti intrappolati nei centri di detenzioni libici, accompagnato dal musicista Francesco Berrafato. Durante il dibattito, saranno proiettate le foto di Federico Annibale, giornalista e mediattivista.
“Il percorso che si snoda attraverso i Balcani non è meno pericoloso per i migranti che decidono di intraprenderlo, rispetto a quello del Mediterraneo. Il mare rimane la rotta meno sicura per chi vuole approdare sano e salvo in Europa. La situazione nei Balcani è diversa. I migranti passano mesi, addirittura anni fermi nei vari paesi prima di riuscire ad attraversare le frontiere, clandestinamente. Nel frattempo vivono estremi sacrifici. Donne, bambini anziati privati di qualsiasi cosa, compresa la dignità, che tentano di raggiungere un parente nei paesi del nord oppure provano a rifarsi una vita in Albania, in Grecia. Tutti con lo stesso destino comune. Condividere il rifiuto di chi non vuole accoglierli nonostante possano richiedere lo status di rifugiato”, dice l’autore di Inshallah Europa Massimo Veneziani.
Nei Balcani 5500 uomini, donne e bambini sono ancora fermi in attesa di sapere quale sarà il proprio destino. In Bosnia dall’inizio dell’anno si sono registrate più di 20mila presenza. Alcuni migranti sono riusciti ad attraversare il confine arrivando in Europa, tutti gli altri si preparano ad affrontare una nuova stagione ancora nel limbo.
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